Athena

Langues d'Europe

Lettera a Ernesto Galli della Loggia 14 XI 2002

From: CAMPOGRANDE Anna Maria (RELEX)
Send: jeudi 14 novembre 2002 20:52
To: Ernesto Galli della Loggia (E-mail)
Subject: Colloquio sul multilinguismo nelle istituzioni europee.

 

Egregio Professore,

La prego, anzitutto, di perdonare la mia invadenza della quale posso scusarmi soltanto per il fatto che, avendo avuto occasione di leggere alcuni suoi articoli e, in particolare, il suo bellissimo libro "Identità Italiana", mi sono detta che non potevo fare a meno di farle conoscere il nostro progetto e cercare di coinvolgerla.

Si tratta di questo: su iniziativa dell'Observatoire International de la Langue Française, in collaborazione con vari istituti di cultura degli Stati Membri e a seguito di vive e molteplici manifestazioni di protesta contro il tentativo di imporre una lingua unica alle istituzioni europee e all'Europa, la Commissione Europea ha deciso di tenere una riunione di riflessione sul tema del multilinguismo istituzionale.

Nel corso di una riunione, tra le parti interessate, il Suo nome è stato ritenuto nella lista delle personalità da invitare per apportare un contributo all'identificazione di possibili soluzioni in fieri.

Questa riunione, preparatoria di un Colloquio di più ampie dimensioni, che avrà luogo nel mese di Maggio 2003, si terrà a Bruxelles il 28 Gennaio 2003. Si tratterà di una riunione alla quale saranno invitati una trentina di esperti: scrittori, filosofi, storici, antropologhi, linguisti, che dovranno darci la loro visione della cultura, della lingua, dell'identità del loro Paese e del ruolo che esso ha e che può svolgere, in seno all'Europa, in una prospettiva storica, politica ma soprattutto culturale, spirituale, identitaria e democratica. Gli esperti saranno, in un certo senso, chiamati a pronunciarsi sul valore della diversità linguistica e culturale e sull'importanza di conservare questa dimensione all'Europa comunitaria.

Il Suo ruolo dovrebbe essere quello di mettere in evidenza le ragioni per le quali l'Italiano non può scomparire dal contesto europeo senza arrecare gravi danni non solo al nostro Paese e ai nostri concittadini ma all'Europa nel suo insieme. Non dubito del fatto che Lei sarebbe uno stupendo avvocato per la nostra lingua e per la nostra cultura ma mi chiedo se la cosa La interessa. La vorrei pregare di farmelo sapere al più presto. Nel caso di una risposta favorevole Le farò avere l'invito ufficiale della Commissione, tutte le informazioni necessarie e la documentazione di cui disponiamo.

Nella speranza di poterla incontrare, a Bruxelles, La prego di gradire l'espressione della mia ammirazione e stima,

Anna Maria Campogrande