Athena

Langues d'Europe

La fin programmée de la démocratie

-----Message d'origine-----
De : Anna Maria Campogrande
Envoyé : samedi 29 janvier 2005 2:26
À : Linguarum Democratia
Cc : Allarme Lingua;
Objet : TR: LA FIN PROGRAMMEE DE LA DEMOCRATIE.

Questo testo è interessante, ha ragione su molti punti. E' vero, i Governi non hanno più presa sugli avvenimenti e tutto ciò non è un caso, né una fatalità, come molti pensano, è invece il frutto di una strategia messa a punto, in maniera molto dettagliata, da decenni. Ora i risultati diventano apparenti perché arriviamo al termine dell'opera. Le stesse istituzioni europee sono infiltrate e non servono più il progetto di integrazione che i fondatori si erano prefissi di perseguire. Non vorrei sembrare esagerata ma sono convinta che siamo in una situazione molto critica, come nel settembre del 1939. La caratteristica della situazione attuale è di essere del tutto nuova, anomala, e di sfuggire completamente all'attenzione dei più. Le discriminazioni, le schedature, le violazioni dei diritti umani, dilagano  e si moltiplicano ma senza far rumore, insidiosamente, sotto forme nuove, in apparenza banali, che a nessun individuo con un po' di "buon senso" verrebbe in mente di contestare. Coloro che "organizzano" tutto ciò sanno di poter contare sul conformismo diffuso. D'altra parte, chi avrebbe mai potuto immaginare l'olocausto? Se è potuto accadere è proprio perché, anche allora, la realtà è sfuggita all'attenzione dei più. La democrazia  non è un pezzo di roccia messo al centro di un Paese che, una volta conquistata, resta lí, inamovibile e incorruttibile. La democrazia è una conquista di ogni giorno e se vuole sopravvivere a se stessa deve basarsi sulla difesa civile permanente, sulla determinazione di ogni cittadino a difenderla, in ogni momento e in qualsiasi circostanza. La democrazia si accomoda male con il conformismo. Peraltro, i popoli europei sono stati abbastanza distratti, dai valori fondamentali, negli ultimi tempi, a causa di molteplici fattori. Oggi, il campo d'azione, in Europa, non è il territorio, in quanto non è necessario, serve molto di più appropiarsi delle menti, dei cervelli, dei progetti degli Europei, le bombe sono riservate all'Iraq dal cui territorio non si può prescindere, a causa del petrolio. Il petrolio europeo sono le menti che, poi, al momento opportuno, permetteranno che interi settori possano essere trasferiti dal controllo dei Governi europei a quello di altri, senza colpo ferire. Primi, fra tutti, l'istruzione, la salute, la ricerca, la difesa e via dicendo. Contrariamente ad Aida Alluache, non sono sicura che siano solo le multinazionali ad aver organizzato tutto ciò, può darsi, ma gli Stati Uniti sembrano comunque coinvolti, da vicino. Il problema andrebbe studiato sul serio. Forse, dovremmo entrare in contatto con Aida, si tratta di un'associazione o di una persona?

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